Capoluogo della Marca “gioiosa et amorosa” e bagnata dal Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Europa,Treviso è città a misura d’uomo, che invita a perdersi tra i suoi vicoli e i suoi canali, attraversati da numerosi ponti, alla ricerca delle atmosfere di un tempo; sulle orme di menestrelli e trovatori, un viaggio a Treviso diventa la scusa ideale per riscoprire il nobile piacere del cantar d’amore.
Posta nel cuore del centro storico, la Fontana delle Tette, dalle cui turgide poppe sprizzava un tempo nei giorni di festa vino bianco e nero a volontà, testimonia ancora oggi questo carattere “godereccio”; una caratteristica che ritorna anche nelle numerose piccole osterie d’atmosfera, dove fermarsi a gustare i tipici “spunciotti e golosessi”, senza dimenticare il Tiramisù, ideato qui e diventato il dolce più famoso al mondo, e il radicchio rosso, il fiore d’inverno che croccante e sapido conquista anche i palati più raffinati.
Passeggiare sotto i portici è inoltre un irrinunciabile piacere per gli amanti dello shopping. Qui le piccole e grandi firme alloggiano all’ombra di porticati affrescati ove occhieggiano vergini e santi dal buio dei travi antichi. Treviso era conosciuta come la città “pinta” e all’osservatore attento non sfuggirà quel che rimane di quest’antico e squillante volto della città.
Dal palazzo dei 300 e dalla piazza dei Signori percorrendo il Calmaggiore si arriva al Duomo dove un grande Tiziano attende i cultori dell’arte, senza dimenticare la romanica cripta detta “il bosco di colonne”. Gli amanti della pittura trecentesca hanno il loro tripudio al Museo Civico e a San Nicolò, dov’è nascosto uno dei più ineffabili ritratti muliebri della pittura italiana.
Un’imponente cinta muraria racchiude il centro storico; oggi queste mura sono diventate una cornice ideale per una passeggiata o una corsa, e spesso vi si organizzano concerti ed eventi. Le cinquecentesche Porta San Tomaso, Porta Santi Quaranta e la più modesta, ma aggraziata, Porta Altinia sono i tre accessi attraverso la cinta.
Non pensiate però che l’arte qui sia solo antica o sacra; Treviso è anche la patria dello scultore contemporaneo Toni Benetton. Le sue grandi opere non erano progettate per essere chiuse in un museo, ma per essere visibili a tutti in uno spazio aperto, per essere attraversate dalla luce e accarezzate dai venti, dando l’idea del movimento. Di fronte alla stazione, quasi ad accogliere i visitatori, troneggia la Grande Sfera in acciaio patinato.
Vi abbiamo incuriosito? Non dimenticate di scaricarvi la brochure di Treviso con tutte le info sempre a portata di mano e l’elenco di ristoranti e punti di ristoro del centro; le informazioni relative ai musei della città si trovano nel sito della rete dei Musei Trevigiani.
Per organizzare al meglio le vostre vacanze o il vostro week end a Treviso non dimenticate di contattare l’ufficio Informazioni Turistiche – IAT Treviso.
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